Parcheggio condominiale 2022: regole

Parcheggio condominiale 2022: regole

Le discussioni tra condòmini vertono spesso sulla gestione delle parti comuni, tra cui l’uso del parcheggio condominiale. L’uso del parcheggio comune é disciplinato dall’articolo 1102 del codice civile: l’articolo considera il parcheggio come bene in comunione, per cui ognuno usarlo purché:

  • Non limiti la libertà degli altri e non impedisca loro un pari uso;
  • Non muti la destinazione del bene comune.

La legge non indica delle misure precise minime per il posto auto, ma l’articolo 41 sexies della L. 1150/1942 sancisce che tutte le nuove costruzioni devono avere delle aree adibite a parcheggio, nello specifico ogni dieci metri cubi di fabbricato deve essere costruito almeno un metro quadro di parcheggio.

Il cortile può essere destinato a parcheggio puché il regolamento non lo vieti. La scelta rappresenta comunque una innovazione, per la quale é necessario che la delibera sia presa dal 50% + 1 dei condomini che costituiscano almeno i 2/3 del valore dell’intero edificio.

Il cambiamento di destinazione del cortile pò essere impedito anche dal Comune se non vengono rispettati alcuni parametri (per esempio lo spazio minimo di verde rispetto a quello asfaltato).

Se un condomino occupa il posto auto di tua proprietà privata (a te attribuito secondo regolamento, quindi ad uso esclusivo) commette reato equiparato a quello di violenza privata.

È possibile appropriarsi di un parcheggio in conseguenza all’uso prolungato, purché si provi che quel posto auto é privato e non parte comune a disposizione degli altri condomini.

Ogni edificio deve avere delle aree adibite a parcheggio. La Corte di Cassazione ha sancito ancora una volta che tutti i condomini hanno diritto di usare l’area parcheggio nello stesso modo ma, quando si tratta di ripartire le spese per la sua manutenzione, ognuno deve contribuire in base alle tabelle millesimali

Se il parcheggio è ad uso pubblico, sia i residenti che i non residenti hanno diritto di occupare il posto, ovviamente purché si tratti di auto con regolare assicurazione e in grado di circolare (non é possibile parcheggiare “rottami” ossia auto abbandonate al loro destino, poiché sarebbe un abuso). Chiunque quindi può parcheggiare, sempre nel rispetto del Codice della Strada.

Per sapere se un parcheggio é davvero privato oppure se é ad uso pubblico e qualcuno se n’é impossessato abusivamente basta fare una visura al catasto.

La gestione dei posti auto condominiali é disciplinata da:

  • Gli atti di acquisto;
  • Il regolamento condominiale;
  • Le delibere assembleari.

Questi possono prevedere che alcuni spazi del parcheggio siano destinati agli ospiti. Il condomino che vi parcheggia può essere richiamato dagli altri condomini o dall’amministratore, affinché lasci la sua auto nel suo spazio e non in quello destinato ai visitatori. Questo a maggior ragione quando i posti disponibili sono pochi.

La destinazione dell’area riservata agli ospiti può essere modificata solo con apposita delibera dei condòmini, con almeno il 50% + 1 dei presenti e che costituiscano almeno il 50% del valore del condominio.

Se alla prima riunione non si presenta il numero minimo di condomini occorre deliberare in seconda convocazione: la delibera in questo caso é valida con un quorum ridotto, pari a un terzo dei condòmini presenti e che costituiscano almeno 1/3 del valore dell’edificio.

Se il parcheggio condominiale diventa insufficiente i condomini possono convocare l’assemblea condominiale, la quale, con deliberazione a maggioranza, può stabilire l’uso del parcheggio condominiale a rotazione. La procedura può quindi prevedere dei turni: per esempio durante la prima settimana del mese il posto 1 é assegnato a X, il posto 2 a Y, La seconda settimana a Z, ecc.

L’assemblea condominiale può anche deliberare che, se un posto auto rimane momentaneamente vuoto, non può essere occupato dagli altri. Il posto può essere occupato solo dalla persona che in quel momento ha il turno e deve avere la possibilità di uscire e rientrare, senza trovare altri che l’hanno già occupato

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